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Conferenza di apertura della manifestazione Florio-Vive, ciclo di incontri, dibattiti, conferenze e show sulle figure di Michel Agnolo Florio e suo figlio John.

Giovedì 10 novembre nello studio fotografico di Soglio si è aperta la quattro giorni dedicata a due personaggi illustri che hanno abitato a Soglio niente meno che circa 400 anni fa. La conferenza è stata magistralmente condotta dall’emerito prof. Chasper Pult. Dopo il saluto iniziale da parte di Patrick Giovanoli, membro tra l’altro del comitato organizzativo dell’intera manifestazione, il prof. Pult è partito e per quasi un’ora e quarantacinque minuti ha parlato, mostrato slide, fatto battute e tenuto la folta platea, si parla di una sessantina di persone, con il fiato sospeso per la semplicità con cui riesce a passare da un testo letterario ad un dipinto.

Ha parlato del Rinascimento, ma non solo del Rinascimento Italiano, ma di come in quella fortunata epoca in cui sono vissuti i Florio ci fosse da parte di intellettuali, artisti, architetti, studiosi la voglia di conoscere il diverso da se in tutti i campi. Cito le sue parole: “il Rinascimento è uscire da un contesto predefinito per aprirsi al nuovo”.

Impossibile riportare qui tutto ciò di cui il prof. Pult ha avuto l’ardire di parlare. Ha citato Cecco Angiolieri con il suo “S’io fossi foco…”. Ha mostrato una scultura di Michelangelo, il Mosè, che nella sua perfezione porta una piccola scalfittura su di un ginocchio, raccontando di un aneddoto, in cui si narra che Michelangelo preso dalla furia della creazione guardando la sua opera appena terminata abbia, con lo scalpello tra le mani, colpito il suo Mosè dicendo: “perché non parli!”.

Ha citato diverse volte William Shakespeare, prendendo a prestito le parole di Amleto quando dice che ci sono più cose in cielo e in terra di quante i nostri saggi sappiamo spiegare.
Ha invitato il pubblico alla lettura di un interessantissimo libro scritto da Anne Cuneo proprio sull’opera di scrittura di vocabolari di John Florio.

Inoltre Chsper Pult si è congratulato con il comitato organizzativo perché questa iniziativa è lodevole e non poteva nascere che qui a Soglio, in Bregaglia.

La conferenza si è poi conclusa un po’ come un concerto jazz in cui i musicisti dopo i copiosi applausi, continuano ad improvvisare. Così il prof. dopo aver preso il suo meritatissimo applauso ha continuato citando e raccontando e parlando di cose antiche con una naturalezza disarmante.

Fonte: LA BREGAGLIA

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